Ho perso la testa

Questo dipinto me lo sono sognato. Mi sono svegliata un mattino e avevo l’immagine di un uomo con la testa che si scomponeva in una campitura di rosso.
L’uomo in giacca cravatta e gilet, come fosse pronto o reduce da un incontro molto formale, si lascia trasportare dalla sua immaginazione per uscire dagli schemi obbligati del nostro vivere, e si lascia andare a immagini e sogni che lo fanno evadere dalla routine della vita. Nella sua testa, che si stacca dal resto del corpo, ad indicare che il pensiero vola…, si formano simboli inusuali che lo riempiono di nuova gioia, e questi cadono a macchiare la camicia e a dare una nuova visione della vita, anche se restano dei punti fermi del vivere in società.
Tutto questo però senza scordarsi della nostra cultura, culla della nostra evoluzione , per cui ho scelto di scrivere, simulando la trama del tessuto della giacca, la parte iniziale della Divina Commedia di Dante.
N.B. ll testo della Divina Commedia inizia in basso a sinistra del quadro, con un pò di buona volontà si può leggere!

Valeria Pontoglio

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